Report 17/21

Report 2017/21

Il Report del mandato 2017-2021 racconta 4 anni di intenso lavoro a favore della categoria degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori iscritti all’Ordine di Torino e provincia.

Il Report del mandato 2017-2021 racconta 4 anni di intenso lavoro a favore della categoria degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti
e Conservatori iscritti all’Ordine di Torino e provincia.
In queste pagine presentiamo il Consiglio, il programma realizzato, le moltissime iniziative messe in campo per valorizzare gli architetti e rappresentarli.
Inoltre illustreremo le attività della Fondazione per l’architettura, l’ente al quale l’Ordine affida la realizzazione delle politiche formative e culturali.
Al centro di questo bilancio c’è il racconto della nuova sede, e non a caso: trovare una nuova sede è stato il centro del mandato. Con la nuova sede si realizza l’idea di una Casa dell’Architettura aperta a tutti, in cui gli architetti e l’architettura con le sue caratteristiche multidisciplinari saranno al centro.

Il Report del mandato 2017-2021 racconta 4 anni di intenso lavoro a favore della categoria degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti
e Conservatori iscritti all’Ordine di Torino e provincia.
In queste pagine presentiamo il Consiglio, il programma realizzato, le moltissime iniziative messe in campo per valorizzare gli architetti e rappresentarli.
Inoltre illustreremo le attività della Fondazione per l’architettura, l’ente al quale l’Ordine affida la realizzazione delle politiche formative e culturali.
Al centro di questo bilancio c’è il racconto della nuova sede, e non a caso: trovare una nuova sede è stato il centro del mandato. Con la nuova sede si realizza l’idea di una Casa dell’Architettura aperta a tutti, in cui gli architetti e l’architettura con le sue caratteristiche multidisciplinari saranno al centro.

Le azioni.

Le azioni del consiglio

Il mandato 2017-2021 del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Torino è trascorso nell’impegno e nella responsabilità di realizzare i 9 obiettivi con i quali ci siamo candidati:
# Lavoro
# Futuro della professione
# Multidisciplinarietà
# Formazione
# Internazionalizzazione
# Rapporti istituzionali
# Focus group
# Fondazione
# Nuova sede
# Fare comunità
# Lavoro
# Futuro della professione
# Multidisciplinarietà
# Formazione
# Internazionalizzazione
# Rapporti istituzionali
# Focus group
# Fondazione
# Nuova sede
# Fare comunità

A questi obiettivi abbiamo aggiunto altre sfide e impegni, emersi dalle necessità che ci manifestavano gli iscritti, dalla conoscenza della situazione della categoria, dall’esperienza che alcuni di noi avevano già iniziato nel mandato 2013-2017: tutelare gli iscritti, valorizzare gli architetti, dialogare con la comunità, essere trasparenti sono i 4 punti cardinali sui quali abbiamo costruito la nostra mappa. Ora la consegniamo a tutti gli iscritti, ringraziando tutti quelli che ci hanno sostenuto e supportato nel raggiungere gli obiettivi. Il Consiglio dell’Ordine

A questi obiettivi abbiamo aggiunto altre sfide e impegni, emersi dalle necessità che ci manifestavano gli iscritti, dalla conoscenza della situazione della categoria, dall’esperienza che alcuni di noi avevano già iniziato nel mandato 2013-2017: tutelare gli iscritti, valorizzare gli architetti, dialogare con la comunità, essere trasparenti sono i 4 punti cardinali sui quali abbiamo costruito la nostra mappa. Ora la consegniamo a tutti gli iscritti, ringraziando tutti quelli che ci hanno sostenuto e supportato nel raggiungere gli obiettivi. Il Consiglio dell’Ordine

I traguardi raggiunti e le sfide da perseguire

Il mio mandato come presidente dell’Ordine sta terminando: Ho rappresentato la categoria in un momento difficile, “a tempo pieno”, con passione e dedizione.
Ho sempre cercato di valorizzare la figura dell’architetto e tutte le sue meravigliose anime: il progetto di qualità è multidisciplinare e l’architetto è l’unico in grado a interpretare questo ruolo.

L’architetto ha un ruolo sociale, ma allo stesso tempo deve imparare ad “ascoltare” il mercato. Il lavoro è infatti un punto chiave di questo mandato, con l’obiettivo di saper cogliere le opportunità a disposizione della categoria.

A partire dagli studi professionali di piccole dimensioni, i quali hanno bisogno di supporto per competere a livello globale, passando per l’internazionalizzazione della professione e per le questioni di natura fiscale.

Gli architetti hanno bisogno di una “politica” per il lavoro, necessaria per creare nuove occasioni professionali e per riposizionare la centralità del progetto. A livello di normativa nazionale, plaudo al parere favorevole espresso lo scorso dicembre dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in merito alle “Linee guida per l’architettura”, i cui principi ordinatori rappresentano gli elementi fondanti della Legge dell’Architettura definendo che la qualità dell’architettura è un diritto universale.

Tra le numerose iniziative portate avanti in questi anni, non posso non citare l’entusiasmante percorso di Architettiamo la Città nelle Circoscrizioni torinesi e nei principali Comuni della Città Metropolitana e gli accordi strutturali fatti con il Politecnico di Torino. Così come le costanti relazioni con la Fondazione per l’architettura, di cui l’Ordine è socio unico; ho avallato fin da subito il format dell’ultimo festival di architettura Bottom Up!, un meraviglioso esempio di sinergia pubblico-privato per riqualificare aree e siti dismessi della città.

Ma il risultato per me più importante è quello di aver creato una comunità che dialoga, si confronta, propone e collabora, con un forte senso di appartenenza; la pandemia ha solo rallentato questo percorso. E questo senso di appartenenza si concretizzerà anche fisicamente quando sarà pronta la nostra “Casa dell’Architettura”, luogo dove ci potremo incontrare aprendoci alle istituzioni e ai cittadini.

Un grande grazie a tutte e a tutti coloro che a diverso titolo mi hanno accompagnato in questo entusiasmante cammino, felice di aver avuto il privilegio di rappresentare la categoria per cinque anni.

Massimo Giuntoli

L’architetto ha un ruolo sociale, ma allo stesso tempo deve imparare ad “ascoltare” il mercato. Il lavoro è infatti un punto chiave di questo mandato, con l’obiettivo di saper cogliere le opportunità a disposizione della categoria.

A partire dagli studi professionali di piccole dimensioni, i quali hanno bisogno di supporto per competere a livello globale, passando per l’internazionalizzazione della professione e per le questioni di natura fiscale.

Gli architetti hanno bisogno di una “politica” per il lavoro, necessaria per creare nuove occasioni professionali e per riposizionare la centralità del progetto. A livello di normativa nazionale, plaudo al parere favorevole espresso lo scorso dicembre dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in merito alle “Linee guida per l’architettura”, i cui principi ordinatori rappresentano gli elementi fondanti della Legge dell’Architettura definendo che la qualità dell’architettura è un diritto universale.

Tra le numerose iniziative portate avanti in questi anni, non posso non citare l’entusiasmante percorso di Architettiamo la Città nelle Circoscrizioni torinesi e nei principali Comuni della Città Metropolitana e gli accordi strutturali fatti con il Politecnico di Torino. Così come le costanti relazioni con la Fondazione per l’architettura, di cui l’Ordine è socio unico; ho avallato fin da subito il format dell’ultimo festival di architettura Bottom Up!, un meraviglioso esempio di sinergia pubblico-privato per riqualificare aree e siti dismessi della città.

Ma il risultato per me più importante è quello di aver creato una comunità che dialoga, si confronta, propone e collabora, con un forte senso di appartenenza; la pandemia ha solo rallentato questo percorso. E questo senso di appartenenza si concretizzerà anche fisicamente quando sarà pronta la nostra “Casa dell’Architettura”, luogo dove ci potremo incontrare aprendoci alle istituzioni e ai cittadini.

Un grande grazie a tutte e a tutti coloro che a diverso titolo mi hanno accompagnato in questo entusiasmante cammino, felice di aver avuto il privilegio di rappresentare la categoria per cinque anni.

Massimo Giuntoli

MASSIMO GIUNTOLI
Presidente

Quattro anni al servizio degli iscritti

Il mandato che si sta per concludere è stato un viaggio intenso, ricco di emozioni vissute, sfide affrontate e traguardi raggiunti con grande entusiasmo.

L’architetto ha un ruolo sociale, ma allo stesso tempo deve imparare ad “ascoltare” il mercato. Il lavoro è infatti un punto chiave di questo mandato, con l’obiettivo di saper cogliere le opportunità a disposizione della categoria.

Il ruolo di segretario mi ha garantito il privilegio di poter osservare la nostra comunità da un punto di osservazione favorevole e dal quale è stato possibile analizzare la trasformazione della condizione professionale degli iscritti.

Personalmente ho cercato di interpretare e svolgere l’incarico di segretario conferitomi dal Consiglio di OAT con il più alto spirito di servizio nei confronti dell’ente e degli iscritti. In particolare ho cercato di interpretare l’ormai anacronistica definizione del ruolo sancita nel Regio Decreto 2537 risalente al 1925 per adeguarlo alle odierne esigenze degli architetti che sono mutate in modo sostanziale.

Grazie al supporto di tutto il Consiglio, dei focus group oltreché di tutte le Risorse di Ordine e Fondazione, mi sono impegnato a svolgere il mandato ricevuto trasformando la semplice attività di tenuta dell’Albo, come definita ex lege, in un servizio utile agli iscritti stessi e agli stakeholders in cerca 

di professionisti competenti.

Credo che nel futuro la nuova sede di Ordine e Fondazione potrà diventare il teatro principale della comunità degli architetti torinesi generando opportunità di incontro e implementazione della rete di contatti. Mi auguro che il prossimo Consiglio possa garantire tutto il supporto alla migrazione di questo Ordine verso una sede più rispondente alle peculiarità della nostra comunità.

Giovanni Rosotto

L’architetto ha un ruolo sociale, ma allo stesso tempo deve imparare ad “ascoltare” il mercato. Il lavoro è infatti un punto chiave di questo mandato, con l’obiettivo di saper cogliere le opportunità a disposizione della categoria.

Il ruolo di segretario mi ha garantito il privilegio di poter osservare la nostra comunità da un punto di osservazione favorevole e dal quale è stato possibile analizzare la trasformazione della condizione professionale degli iscritti.

Personalmente ho cercato di interpretare e svolgere l’incarico di segretario conferitomi dal Consiglio di OAT con il più alto spirito di servizio nei confronti dell’ente e degli iscritti. In particolare ho cercato di interpretare l’ormai anacronistica definizione del ruolo sancita nel Regio Decreto 2537 risalente al 1925 per adeguarlo alle odierne esigenze degli architetti che sono mutate in modo sostanziale.

Grazie al supporto di tutto il Consiglio, dei focus group oltreché di tutte le Risorse di Ordine e Fondazione, mi sono impegnato a svolgere il mandato ricevuto trasformando la semplice attività di tenuta dell’Albo, come definita ex lege, in un servizio utile agli iscritti stessi e agli stakeholders in cerca di professionisti competenti.

Credo che nel futuro la nuova sede di Ordine e Fondazione potrà diventare il teatro principale della comunità degli architetti torinesi generando opportunità di incontro e implementazione della rete di contatti. Mi auguro che il prossimo Consiglio possa garantire tutto il supporto alla migrazione di questo Ordine verso una sede più rispondente alle peculiarità della nostra comunità.

Giovanni Rosotto

Analisi e prospettive per il futuro

L’impegno profuso durante il mio mandato con funzioni di Tesoriere è stato un’occasione avvincente per creare supporto e sostegno agli architetti, oltre a riflessioni sulle necessità future.

Il bilancio di esercizio rappresenta il documento fondamentale per fornire informazioni economiche, finanziarie e patrimoniali atte a definire i risultati prefissati dall’Ente.

Un’attenta ed oculata gestione delle risorse disponibili ha permesso all’Ordine di mantenere attivi i servizi di consulenza gratuita e garantire opportunità di sostegno a tutela della professione. Il confronto quotidiano con gli iscritti e la condivisione di esperienze e aspettative della categoria hanno evidenziato le priorità sulle attività di maggior interesse da svolgere.

È stata preminente la riflessione condivisa tra i componenti del Consiglio sul ruolo professionale dell’architetto, sottolineando l’importanza dell’architettura come disciplina per la qualità di vita quotidiana e il contributo che la categoria degli architetti può offrire sul tema di vivibilità delle città. Emerge, pertanto, la necessità di un confronto tra architetti e pubblica amministrazione, in quanto occorre ripensare insieme il futuro dei territori affrontando tematiche socio – economiche trasversali e di natura differente. Obiettivo fondamentale, oltre alla qualità dell’architettura intesa come conoscenza multidisciplinare, è anche l’opportunità di ricercare nuovi strumenti di concertazione e finanza con il coinvolgimento pubblico – privato per la realizzazione e la trasformazione delle aree urbane. Non bisogna comunque ignorare il ruolo della cultura che, com’è noto, agisce da moltiplicatore delle risorse investite e permette ai diversi attori coinvolti nelle trasformazioni del territorio di ripensare ad un modello di vita urbana più idoneo alle esigenze attuali.

Roberta Borio

Il bilancio di esercizio rappresenta il documento fondamentale per fornire informazioni economiche, finanziarie e patrimoniali atte a definire i risultati prefissati dall’Ente.

Un’attenta ed oculata gestione delle risorse disponibili ha permesso all’Ordine di mantenere attivi i servizi di consulenza gratuita e garantire opportunità di sostegno a tutela della professione. Il confronto quotidiano con gli iscritti e la condivisione di esperienze e aspettative della categoria hanno evidenziato le priorità sulle attività di maggior interesse da svolgere.

È stata preminente la riflessione condivisa tra i componenti del Consiglio sul ruolo professionale dell’architetto, sottolineando l’importanza dell’architettura come disciplina per la qualità di vita quotidiana e il contributo che la categoria degli architetti può offrire sul tema di vivibilità delle città. Emerge, pertanto, la necessità di un confronto tra architetti e pubblica amministrazione, in quanto occorre ripensare insieme il futuro dei territori affrontando tematiche socio – economiche trasversali e di natura differente. Obiettivo fondamentale, oltre alla qualità dell’architettura intesa come conoscenza multidisciplinare, è anche l’opportunità di ricercare nuovi strumenti di concertazione e finanza con il coinvolgimento pubblico – privato per la realizzazione e la trasformazione delle aree urbane. Non bisogna comunque ignorare il ruolo della cultura che, com’è noto, agisce da moltiplicatore delle risorse investite e permette ai diversi attori coinvolti nelle trasformazioni del territorio di ripensare ad un modello di vita urbana più idoneo alle esigenze attuali.

Roberta Borio

I consiglieri

Massimo Giuntoli
Massimo Giuntoli
Presidente
Cristina Coscia
Cristina Coscia
Vicepresidente
Giovanni Rosotto
Giovanni Rosotto
Segretario
Roberta Borio
Roberta Borio
Tesoriere
Rita Argento
Rita Argento
Consigliere
Elisabetta Bellini
Elisabetta Bellini
Consigliere
Alessandro Cimenti
Alessandro Cimenti
Consigliere
Antonio Cinotto
Antonio Cinotto
Consigliere
Gabriella Gedda
Gabriella Gedda
Consigliere
Erika Morbelli
Erika Morbelli
Consigliere
Maria Cristina Milanese
Maria Cristina Milanese
Consigliere
Andrea Muzio
Andrea Muzio
Consigliere
Laura Porporato
Laura Porporato
Consigliere
Alessandra Siviero
Alessandra Siviero
Consigliere
Angioletta Voghera
Angioletta Voghera
Consigliere

I numeri

delle attività del Consiglio

Numero di consigli

2017 / 15
2018 / 36
2019 / 36
2020 / 22

Delibere approvate 

2017 / 98
2018 / 206
2019 / 225
2020 / 134

Ore di attività consigliare

2017 / 58
2018 / 476h
2019 / 110h
2020 / 71h

Media delle presenze

2017 / 14 su 15
2018 / 14 su 15
2019 / 13 su 15
2020 / 14 su 15

Numero relazioni

2017 / 51
2018 / 115
2019 / 116
2020 / 118

A cosa 

serve la quota?

numeri del consiglio

Il programma realizzato

Le nostre azioni hanno avuto ricadute dirette sulla comunità degli architetti e sulle opportunità di lavoro loro offerte: il nostro impegno è stato monitorare il mercato dei lavori pubblici, promuovere in ogni sede il ricorso a procedure di affidamento di qualità e alle modalità concorsuali, tutelare il decoro professionale e il diritto all’equo compenso, sostenere i giovani – donne e uomini – che si affacciano alla professione in questi anni difficili. Il Consiglio di Disciplina ha svolto con serietà e grande impegno i compiti istituzionali per il rispetto delle norme deontologiche, così come la Commissione Parcelle che affianca il Consiglio per i pareri sugli onorari professionali.

Lavoro e opportunità

Il lavoro e la ricerca di opportunità per gli architetti sono stati l’asse principale delle nostre attività. Abbiamo dialogato con le amministrazioni per dare impulso alla progettazione e all’edilizia, incontrato i cittadini per far conoscere il valore degli architetti e le loro idee per trasformare la città; abbiamo creato opportunità per far incontrare gli architetti con i committenti e per dare agli studi professionali un assetto più solido e un mercato internazionale. Moltissime manifestazioni realizzate per far incontrare architetti, committenti pubblici e privati, cittadini: Architettiamo la città, il Forum Sicurezza, Open Studio, il Forum degli Architetti a Restructura, Architect@work e molte altre.

Il lavoro e la ricerca di opportunità per gli architetti sono stati l’asse principale delle nostre attività. Abbiamo dialogato con le amministrazioni per dare impulso alla progettazione e all’edilizia, incontrato i cittadini per far conoscere il valore degli architetti e le loro idee per trasformare la città; abbiamo creato opportunità per far incontrare gli architetti con i committenti e per dare agli studi professionali un assetto più solido e un mercato internazionale. Moltissime manifestazioni realizzate per far incontrare architetti, committenti pubblici e privati, cittadini: Architettiamo la città, il Forum Sicurezza, Open Studio, il Forum degli Architetti a Restructura, Architect@work e molte altre.

  • Concorsi di progettazione

  • Lavori pubblici
  • Equo compenso
  • Partnership con istituzioni e imprese
  • Architettiamo la Città
  • OATopen
  • Forum Sicurezza
  • Architect@work
  • Open Studio
  • Premio AAA Architettura Arco Alpino
  • Incontri DUExVENTI
  • Task Force Superbonus
  • Restauri aperti

La nuova sede

La nuova sede

La casa dell‘architettura di torino

Lo stabile selezionato per ospitare la nuova sede dell’Ordine e della Fondazione si trova in via Piave 3, a pochi passi da via Garibaldi, e risponde alle esigenze espresse dall’Ordine: risulta infatti accessibile e centrale, con un grande potenziale di riconoscibilità e apertura alla cittadinanza. Lo spazio conta 1200 metri quadri disposti su 4 piani (di cui uno interrato), una corte interna e un affaccio su strada.

A seguito dei lavori di ristrutturazione, l’edificio ospiterà spazi per il lavoro, la formazione e il tempo libero, prestandosi come punto di riferimento per la progettazione, la creatività e l’innovazione, aperto ad architetti e cittadini. Secondo l’accordo preliminare, la società proprietaria si impegna a realizzare a proprie spese i lavori di ristrutturazione che, una volta ultimati, porteranno alla locazione da parte dell’Ordine di una porzione dell’edificio.

Stando al cronoprogramma, la fine dei lavori è prevista entro il 2023; l‘Ordine ha avviato un percorso di coinvolgimento degli architetti affinché possano contribuire alla realizzazione della casa dell’architettura. Ad aprile 2021 è stato bandito il concorso per la brand identity della futura sede, in scadenza a giugno.

Con la Città di Torino è aperto un dialogo per la pedonalizzazione della via Piave.

Lo stabile selezionato per ospitare la nuova sede dell’Ordine e della Fondazione si trova in via Piave 3, a pochi passi da via Garibaldi, e risponde alle esigenze espresse dall’Ordine: risulta infatti accessibile e centrale, con un grande potenziale di riconoscibilità e apertura alla cittadinanza. Lo spazio conta 1200 metri quadri disposti su 4 piani (di cui uno interrato), una corte interna e un affaccio su strada.

A seguito dei lavori di ristrutturazione, l’edificio ospiterà spazi per il lavoro, la formazione e il tempo libero, prestandosi come punto di riferimento per la progettazione, la creatività e l’innovazione, aperto ad architetti e cittadini. Secondo l’accordo preliminare, la società proprietaria si impegna a realizzare a proprie spese i lavori di ristrutturazione che, una volta ultimati, porteranno alla locazione da parte dell’Ordine di una porzione dell’edificio.

Stando al cronoprogramma, la fine dei lavori è prevista entro il 2023; l‘Ordine ha avviato un percorso di coinvolgimento degli architetti affinché possano contribuire alla realizzazione della casa dell’architettura. Ad aprile 2021 è stato bandito il concorso per la brand identity della futura sede, in scadenza a giugno.

Con la Città di Torino è aperto un dialogo per la pedonalizzazione della via Piave.

SEDE

COLLOCAZIONE:
Porzioni di edificio in Torino, via Piave 3

SUPERFICIE:
1.200 mq commerciali
porzioni di piano terra, 1° piano, 2° piano, interrato

LAYOUT:
piano interrato: archivio, cantine
corte interna: in utilizzo gratuito come spazio distributivo
in uso esclusivo per 40 giorni/anno per eventi culturali
con installazioni
piano terra: locale con vetrine su via Piave, spazi espositivi e bookshop, reception, 3 sale modulari per conferenze / aule formazione / spazio incontri / riunioni (90, 25 e 25 posti ognuno
piano 1°: uffici e sale riunioni
piano 2°: uffici e sale riunioni

Formazione

Dal 2017 al 2020 abbiamo curato più di 1000 iniziative registrando oltre 104mila presenze

In questi quattro anni le attività curate dall’Ordine e dalla Fondazione per l’architettura / Torino per l’assolvimento dell’obbligo formativo hanno avuto un incremento esponenziale. Già forte di un’esperienza di lungo periodo nel campo dell’aggiornamento professionale, la proposta si è ulteriormente arricchita sia a livello qualitativo che quantitativo. Durante questo mandato, ai 312 corsi frontali si sono affiancati 526 seminari frontali gratuiti, 67 seminari frontali a pagamento, 102 webinar e 90 FAD, per un totale di oltre 104mila presenze. In particolare, nel 2020 la necessità di garantire la formazione per i quasi 7000 iscritti anche durante la pandemia ci ha spinto ad aumentare e migliorare l’offerta fruibile online, sia in webinar che in FAD, gratuita e a pagamento rimodulando in corsa il catalogo in aula già in programma. Nella speranza che l’emergenza sanitaria si concluda al più presto, stiamo attualmente lavorando al nuovo catalogo pensando a una doppia possibilità di fruizione per corso, frontale e in webinar, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di ogni iscritto. Così come il format, anche i contenuti dell’offerta formativa sono in costante aggiornamento: i temi approfonditi spaziano dalla cultura del progetto alla sicurezza e alla prevenzione incendi, dalle esperienze di respiro internazionale alla deontologia, dalle ultime innovazioni al servizio della professione alla normativa, rispondendo alle necessità multidisciplinari di tutta la categoria.

In questi quattro anni le attività curate dall’Ordine e dalla Fondazione per l’architettura / Torino per l’assolvimento dell’obbligo formativo hanno avuto un incremento esponenziale. Già forte di un’esperienza di lungo periodo nel campo dell’aggiornamento professionale, la proposta si è ulteriormente arricchita sia a livello qualitativo che quantitativo. Durante questo mandato, ai 312 corsi frontali si sono affiancati 526 seminari frontali gratuiti, 67 seminari frontali a pagamento, 102 webinar e 90 FAD, per un totale di oltre 104mila presenze. In particolare, nel 2020 la necessità di garantire la formazione per i quasi 7000 iscritti anche durante la pandemia ci ha spinto ad aumentare e migliorare l’offerta fruibile online, sia in webinar che in FAD, gratuita e a pagamento rimodulando in corsa il catalogo in aula già in programma. Nella speranza che l’emergenza sanitaria si concluda al più presto, stiamo attualmente lavorando al nuovo catalogo pensando a una doppia possibilità di fruizione per corso, frontale e in webinar, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di ogni iscritto. Così come il format, anche i contenuti dell’offerta formativa sono in costante aggiornamento: i temi approfonditi spaziano dalla cultura del progetto alla sicurezza e alla prevenzione incendi, dalle esperienze di respiro internazionale alla deontologia, dalle ultime innovazioni al servizio della professione alla normativa, rispondendo alle necessità multidisciplinari di tutta la categoria.

I numeri

della formazione 17/20

Corsi frontali interni / eventi

2017 / 88
2018 / 97
2019 / 76
2020 / 51

Seminari frontali gratuiti / eventi

2017 / 189
2018 / 144
2019 / 175
2020 / 18

Seminari frontali a pagamento / eventi

2017 / 33
2018 / 25
2019 / 9
2020 / 0

Webinar / eventi

2017 / 14
2018 / 9
2019 / 0
2020 / 79

FAD / eventi

2017 / 19
2018 / 19
2019 / 21
2020 / 31

Totale / eventi

1097

I numeri

della formazione 17/21

Corsi frontali interni / partecipazioni

2017 / 2421
2018 / 2550
2019 / 2246
2020 / 418

Seminari frontali gratuiti / partecipazioni

2017 / 9992
2018 / 6498
2019 / 7980
2020 / 609

Seminari frontali a pagamento / partecipazioni

2017 / 1181
2018 / 659
2019 / 272
2020 / 0

Webinar / partecipazioni

2017 / 1840
2018 /1102
2019 / 0
2020 / 13877

FAD / partecipazioni

2017 / 13002
2018 / 7849
2019 / 17015
2020 / 14

Totale / partecipazioni

104273

Focus

Focus Group

Per il mandato 2017-2021, il Consiglio OAT ha istituito 23 focus group. Ciascun focus group si concentra su uno specifico ambito di lavoro ed è guidato da un coordinatore e un vicecoordinatore. Inoltre sono stati individuati uno o più consiglieri referenti con l’obiettivo di garantire un contatto diretto tra le attività dei focus group e quelle del Consiglio. Sono iscritti ai focus group 650 architetti. Voce dei diversi focus group è la rubrica Messa a Focus.

Coordinamento generale focus group:
Andrea Muzio

Referente esterno di indirizzo:
Elisabetta Mazzola

Approfondisci

Internazionalizzazione

Internazionalizzazione

POLITO Studio

Progetto innovativo voluto dall’Ordine e dal Politecnico di Torino per la formazione e l’accompagnamento dei professionisti ai mercati internazionali nelle aree dove il Politecnico ha una presenza consolidata: in particolare Cina, ma anche America Latina e Africa.

Attraverso un percorso biennale di alta formazione e di incubazione di impresa, nel primo biennio di attività 2021-2022 due team formati da professionisti, ricercatori e partner cinesi lavorano insieme in workshop di progettazione da cui possono nascere occasioni per collegare capacità professionali e accademiche, con l’obiettivo di unire reti di relazioni utili a candidarsi a progetti reali e concorsi di architettura in Cina. Dal 2022 l’attività si estende all’America Latina, in seguito all’Africa.

POLITO Studio cura anche una “bacheca bandi” sul sito dell’Ordine in cui segnala concorsi e tender di progettazione in Cina, e inoltre un Osservatorio internazionale sulle best practices di collaborazione tra organizzazioni professionali e istituzioni accademiche, a partire da casi innovativi riconosciuti a livello internazionale. Tavolo di lavoro: Cristina Coscia, Antonio Cinotto e Urszula Grodzicka (OAT), Michele Bonino, Valeria Federighi, Paolo Mellano (Politecnico).

Progetto innovativo voluto dall’Ordine e dal Politecnico di Torino per la formazione e l’accompagnamento dei professionisti ai mercati internazionali nelle aree dove il Politecnico ha una presenza consolidata: in particolare Cina, ma anche America Latina e Africa.

Attraverso un percorso biennale di alta formazione e di incubazione di impresa, nel primo biennio di attività 2021-2022 due team formati da professionisti, ricercatori e partner cinesi lavorano insieme in workshop di progettazione da cui possono nascere occasioni per collegare capacità professionali e accademiche, con l’obiettivo di unire reti di relazioni utili a candidarsi a progetti reali e concorsi di architettura in Cina. Dal 2022 l’attività si estende all’America Latina, in seguito all’Africa.

POLITO Studio cura anche una “bacheca bandi” sul sito dell’Ordine in cui segnala concorsi e tender di progettazione in Cina, e inoltre un Osservatorio internazionale sulle best practices di collaborazione tra organizzazioni professionali e istituzioni accademiche, a partire da casi innovativi riconosciuti a livello internazionale. Tavolo di lavoro: Cristina Coscia, Antonio Cinotto e Urszula Grodzicka (OAT), Michele Bonino, Valeria Federighi, Paolo Mellano (Politecnico).

TAM Turin Architects Magazine

Magazine digitale che realizza una vetrina internazionale per la grande qualità dei progettisti torinesi. TAM ospita 209 progetti realizzati da 151 architetti di Torino. Grazie a un notevole successo di visualizzazioni sul web, TAM valorizza le capacità degli architetti torinesi e crea occasioni di visibilità all’estero.

Magazine digitale che realizza una vetrina internazionale per la grande qualità dei progettisti torinesi. TAM ospita 209 progetti realizzati da 151 architetti di Torino. Grazie a un notevole successo di visualizzazioni sul web, TAM valorizza le capacità degli architetti torinesi e crea occasioni di visibilità all’estero.

Challenge 4 Internationalization

Progetto di internazionalizzazione per professionisti, architetti e ingegneri, promosso dalla Fondazione Inarcassa e avviato a Torino: un percorso ad hoc per aiutare i professionisti, in partnership con aziende, per cogliere le opportunità degli Emirati Arabi, in vista
dell’ Expo di Dubai.

Iniziative

Organizziamo incontri con gli iscritti attraverso gli appuntamenti del ciclo OATopen, un’occasione di aggiornamento sull’operato dell’Ordine e di confronto sulle novità della professione. Nel desiderio di diffondere la consapevolezza sulla qualità dell’operato della comunità degli architetti, l’Ordine cura anche iniziative aperte alla cittadinanza, alle istituzioni e al mondo imprenditoriale. Spesso si tratta di appuntamenti fissi nella programmazione annuale: il ciclo Occasioni urbane, il premio Architetture Rivelate, il Forum Internazionale della Sicurezza, il Forum degli Architetti a Restructura e il festival biennale realizzato con la Fondazione per l’architettura. Numerose altre iniziative sono frutto della collaborazione con il Consiglio Nazionale Architetti, con altri Ordini professionali torinesi, con gli Ordini Architetti della Federazione Piemonte e Valle d‘Aosta, amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali.

Organizziamo incontri con gli iscritti attraverso gli appuntamenti del ciclo OATopen, un’occasione di aggiornamento sull’operato dell’Ordine e di confronto sulle novità della professione. Nel desiderio di diffondere la consapevolezza sulla qualità dell’operato della comunità degli architetti, l’Ordine cura anche iniziative aperte alla cittadinanza, alle istituzioni e al mondo imprenditoriale. Spesso si tratta di appuntamenti fissi nella programmazione annuale: il ciclo Occasioni urbane, il premio Architetture Rivelate, il Forum Internazionale della Sicurezza, il Forum degli Architetti a Restructura e il festival biennale realizzato con la Fondazione per l’architettura. Numerose altre iniziative sono frutto della collaborazione con il Consiglio Nazionale Architetti, con altri Ordini professionali torinesi, con gli Ordini Architetti della Federazione Piemonte e Valle d‘Aosta, amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali.

Le città del futuro

Proposta come tappa di riferimento per il Piemonte e la Valle d’Aosta del percorso di avvicinamento al Congresso Nazionale degli Architetti in programma a luglio 2018 (14 le tappe totali), l’iniziativa ha consistito in un’importate occasione di aggiornamento sul tema della rigenerazione urbana e di confronto tra i rappresentanti delle professioni e del governo del territorio, a livello locale e nazionale.
L’obiettivo alla guida dell’iniziativa è stimolare un dibattito che contribuisca all’individuazione di una strategia di rigenerazione chiara e condivisa a livello nazionale e alla definizione di una proposta di legge sulla qualità in architettura da portare all’attenzione della politica a conclusione del Congresso Nazionale.

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OATopen

L’Ordine degli Architetti organizza periodicamente occasioni di incontro con gli iscritti. Creando un’apertura al confronto e una condivisione del proprio operato, l’Ordine desidera offrire un aggiornamento sulle principali questioni della categoria professionale affrontando temi sempre attuali come le regole della formazione obbligatoria, la definizione dei compensi, l’esercizio della professione in società e le potenzialità dei bandi europei.

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Forum Internazionale della Sicurezza

Il Forum Internazionale della Sicurezza è un’iniziativa biennale che nasce dalla necessità dei professionisti del settore di approfondire le criticità e le tematiche più controverse della normativa nazionale in materia di sicurezza nei cantieri e dei luoghi di lavoro.
L’iniziativa, promossa nel 2013 dall’Ordine e curata dal focus group OAT Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, attraverso incontri e dibattiti stimola riflessioni e confronti tra le normative nostrane e quelle vigenti in altri Paesi europei. L’obiettivo è mettere attorno allo stesso tavolo, in un dialogo costruttivo, i soggetti che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri: enti legislatori, enti sanzionatori, professionisti e imprese.
Affinché questo confronto coinvolga tutte le professionalità interessate, dal 2017 il forum vede la partecipazione come promotori anche dell’Ordine degli Ingegneri di Torino, dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Torino e dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte e prende il nome di Forum della Sicurezza e della Salute. Un primo esperimento di collaborazione è stato avviato nel 2016 con un seminario Sicurezza e professioni che si è svolto il 28 aprile in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Due le importanti novità introdotte con l’edizione 2019, promossa dall’Ordine Architetti Torino: l’ampliamento delle tematiche trattate e il coinvolgimento degli Ordini del territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta e la proposta di incontri in avvicinamento sul territorio piemontese e valdostano per anticipare e disseminare i contenuti del forum anche al di fuori del capoluogo.

Il Forum Internazionale della Sicurezza è un’iniziativa biennale che nasce dalla necessità dei professionisti del settore di approfondire le criticità e le tematiche più controverse della normativa nazionale in materia di sicurezza nei cantieri e dei luoghi di lavoro.
L’iniziativa, promossa nel 2013 dall’Ordine e curata dal focus group OAT Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, attraverso incontri e dibattiti stimola riflessioni e confronti tra le normative nostrane e quelle vigenti in altri Paesi europei. L’obiettivo è mettere attorno allo stesso tavolo, in un dialogo costruttivo, i soggetti che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri: enti legislatori, enti sanzionatori, professionisti e imprese.
Affinché questo confronto coinvolga tutte le professionalità interessate, dal 2017 il forum vede la partecipazione come promotori anche dell’Ordine degli Ingegneri di Torino, dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Torino e dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte e prende il nome di Forum della Sicurezza e della Salute. Un primo esperimento di collaborazione è stato avviato nel 2016 con un seminario Sicurezza e professioni che si è svolto il 28 aprile in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Due le importanti novità introdotte con l’edizione 2019, promossa dall’Ordine Architetti Torino: l’ampliamento delle tematiche trattate e il coinvolgimento degli Ordini del territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta e la proposta di incontri in avvicinamento sul territorio piemontese e valdostano per anticipare e disseminare i contenuti del forum anche al di fuori del capoluogo.

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Architetture Rivelate

L’obiettivo dell’iniziativa, oltre a premiare la capacità e l’impegno professionale, è far conoscere e dare visibilità a opere che, attraverso un’attenta interpretazione progettuale e una coerente realizzazione, contribuiscono a determinare una migliore qualità dell’ambiente costruito stimolando, attraverso l’osservazione e il confronto, la capacità critica di chi, pur non essendo un addetto ai lavori, fruisce quotidianamente dell’architettura.

Istituito nel 2004 dall’Ordine degli Architetti di Torino, il riconoscimento ha cambiato volto nell’edizione del 2016-2017: tra le principali novità, la cadenza diventa biennale e vengono istituite tre categorie per cui è possibile concorrere a un premio, Nuova costruzione e riuso, Allestimenti temporanei e spazi interni e Spazi aperti, infrastrutture e paesaggio, cui si aggiunge la segnalazione Opera del secondo ‘900.

Architetture Rivelate 2019

Alla 14^ edizione del premio sono stati candidati 47 progetti; tra questi, sono stati selezionati Masa House e Bernini2 – La villa e la torre, vincitori ex aequo per la categoria “Nuova costruzione e riuso”, EDIT – A taste for sharing per la categoria “Allestimenti temporanei e spazi interni”, il chiosco Lumen per “Spazi aperti, infrastrutture e paesaggio” e il Palazzo del lavoro – Italia ’61 per la segnalazione “Opera del secondo ‘900”.

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MASA HOUSE

Via IV novembre 24, Nichelino – TO.
Progetto di Raimondo Guidacci, 2018.
Vincitore di Architetture Rivelate 2019 – Nuova costruzione e riuso .
Fotografia di Beppe Giardino

BERNINI2, LA VILLA E LA TORRE
Piazza Bernini 2, corso Tassoni 2, Torino.
Progetto di Filippo Orlando, Silvano Vedelago, Mariella Brero, Cinzia Curitti, Sara Musso, 2017.
Vincitore di Architetture Rivelate 2019 – Nuova costruzione e riuso
Fotografia di Mario Forcherio,
Fabio Oggero

EDIT – A taste for sharing
Piazza Teresa Noce 15/A, Torino.
Progetto di Michele Cafarelli, Marco Ruffino, Luca Macrì, Sandro Rizzo, Silvio Tidu, Marco Nascosi, Andrea Russo, Thomas Baistrocchi, Enrico Maglione, Elia Lamberti, Cinzia Bongino, Cecilia Arata, Anna Oro (studio lamatilde), 2017.
Vincitore di Architetture Rivelate 2019 – Allestimenti temporanei e spazi interni.
Fotografia di PEPE Fotografia

“LUMEN” CHIOSCO IN PIAZZA GRAN MADRE

Corso Casale 2, Torino. 
Progetto Vittorio Jacomussi, Osvaldo Laurini, Agostino De Ferrari (Studio De Ferrari Architetti), Marco Tobaldini, Lorenzo Rolle, Domenico Turrini, Dario Zanon, 2018.  Vincitore di Architetture Rivelate 2019 – Spazi aperti, infrastrutture e paesaggio.
Fotografia di De Ferrari Architetti

La Fondazione: Progettare per
il benessere sociale

La Fondazione promuove l’architettura come disciplina al servizio della qualità della vita.

“Sostenere il valore culturale e sociale dell’architettura, promuovere la qualità delle trasformazioni di città e territori, offrire opportunità di aggiornamento professionale: è la missione dei progetti della Fondazione, che coinvolgono esperti, cittadini, imprese e istituzioni.

Grazie a una governance che valorizza e mescola competenze ed esperienze di architetti, imprenditori, docenti, manager pubblici ed esperti d’arte, la Fondazione per l’architettura / Torino facilita le relazioni interdisciplinari ed è un ponte tra il mondo della progettazione e il mondo della cultura.

La Fondazione indaga bisogni sociali presenti e futuri, studia risposte innovative e attua azioni concrete sul territorio. Stimola il cambiamento e ricerca strumenti per affrontare le sfide del futuro con responsabilità e consapevolezza”.

Alessandra Siviero,
Presidente della Fondazione
per architettura / Torino

“Sostenere il valore culturale e sociale dell’architettura, promuovere la qualità delle trasformazioni di città e territori, offrire opportunità di aggiornamento professionale: è la missione dei progetti della Fondazione, che coinvolgono esperti, cittadini, imprese e istituzioni.

Grazie a una governance che valorizza e mescola competenze ed esperienze di architetti, imprenditori, docenti, manager pubblici ed esperti d’arte, la Fondazione per l’architettura / Torino facilita le relazioni interdisciplinari ed è un ponte tra il mondo della progettazione e il mondo della cultura.

La Fondazione indaga bisogni sociali presenti
e futuri, studia risposte innovative e attua azioni concrete sul territorio. Stimola il cambiamento e ricerca strumenti per affrontare le sfide del futuro con responsabilità e consapevolezza”.

Alessandra Siviero,
Presidente della Fondazione
per architettura / Torino

Il Consiglio di Amministrazione

Alessandra Siviero, Presidente Fondazione per l’architettura / Torino
Giulia Tosetti, Vicepresidente, Co-Founder e CEO Promemoria Family
Giuseppe Bergesio, Amministratore Delegato IrenEnergia
Massimo Giuntoli, Presidente Ordine Architetti Torino
Cristina Coscia, Vicepresidente Ordine Architetti Torino
Oscar Farinetti, Imprenditore, fondatore di Eataly
Erika Morbelli, Consigliere Ordine Architetti Torino
Giovanni Rosotto, Segretario Ordine Architetti Torino
Paolo Turati, Economista, docente presso SAA e UniTo, giornalista e saggista
Lamberto Vallarino Gancia, Imprenditore, presidente della Fondazione Teatro Stabile di Torino
Angioletta Voghera, Consigliere Ordine Architetti Torino
Eleonora Gerbotto, Direttore Fondazione per l’architettura / Torino

Bottom Up!
Il nuovo festival dell‘architettura

La Fondazione promuove l’architettura come disciplina al servizio della qualità della vita.

Bottom Up! è un nuovo modello di festival di architettura che ha l’obiettivo di favorire pratiche di trasformazione urbana e sociale dal basso, partendo dalle idee delle comunità di riferimento che, attraverso processi di crowdfunding e azioni di comunicazione, vengono trasformate in realtà.

Nato da un’idea di Maurizio Cilli e Stefano Mirti, nell’edizione 2020 Bottom Up! è stato un esperimento che ha coinvolto direttamente 105 comunità a Torino, attraverso 12 progetti selezionati con bando pubblico.

I 142 mila euro raccolti grazie alle campagne di crowdfunding e alle donazioni speciali hanno consentito a 11 progetti di ridisegnare il futuro di piccoli a significativi tasselli della città di Torino, che innescheranno nuova vita in luoghi da riconvertire o per i quali occorre immaginare una nuova identità.

Bottom Up! ha messo in luce una città che ascolta, una grande comunità che elabora idee per gli spazi di vita, socialità e convivenza: un format di festival generativo replicabile in differenti contesti urbani, presente al Padiglione Italia della 17° Biennale di Architettura di Venezia.

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Dialogare con la comunità

Il dialogo con gli iscritti, l’ascolto e la disponibilità sono le parole chiave. Abbiamo cercato condivisione nell’operato e nelle decisioni, comunicando con gli iscritti attraverso
i molti sistemi messi a disposizione dalla comunicazione internet e dai social media, sia utilizzando gli strumenti classici del passato sia aprendo nuovi canali.

Il martedì dell’architetto

Il martedì dell’architetto è il ciclo di appuntamenti in programma l’ultimo martedì del mese, inaugurato nell’autunno del 2017. L’iniziativa, ospitata nel 2017 dal Talent Garden e nel 2018 negli spazi del Basic Village e dell’Osservatorio di EDIT, si propone agli architetti torinesi come luogo informale in cui trovarsi, conoscersi, scambiarsi opinioni e fare comunità, con l’obiettivo di promuovere reti di conoscenza all’interno della categoria e stimolarne il senso di appartenenza.

Gli appuntamenti sono inoltre occasione per ascoltare il racconto di esperienze professionali innovative da parte di tre architetti selezionati previa autocandidatura; un nuovo campo di applicazione dell’architettura, una diversa tipologia di committente o un’attività all’estero sono tra i temi che possono essere trattati.

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Ordine Architetti Torino
Via Giolitti 1 – 10123 Torino
T 011546975
www.oato.it

Lo Staff
Laura Rizzi, direttore
Eleonora Gerbotto, direzione amministrativa
Milena Lasaponara, deontologia
Antonella Feltrin, formazione
Angelica Ballone, albo e Inarcassa
Arianna Brusca, segreteria e protocollo
Sandra Cavallini, amministrazione
Giulia Di Gregorio, segreteria e amministrazione
Federico Guardamagna, segreteria

Giulia Gasverde, comunicazione
New Erredi srl, visual concept e grafica